Sto lavorando ad un progetto e siamo arrivati al dilemma di come coprire le pareti della cucina. Sono contraria al riempire la parete della cucina solo per metà con le mattonelle, soprattuto se la cucina non presenta una certa linearità nei pensili, quindi sto proponendo soluzioni alternative ai miei clienti.
Per tutti quelli che sono nello stesso dilemma e sono incastrati su cosa mettere come paraschizzi, ecco un articolo che vi può aiutare nella scelta.
Elencherò i diversi tipi di rivestimenti che si possono usare in cucina,valutando i lati positivi e negativi, parlando delle loro caratteristiche e proprietà.
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1) Piastrelle in ceramica
Questa è la soluzione più gettonata e anche la più classica, ovviamente a livello di praticità è la migliore, per anni le mattonelle hanno decorato le nostre cucine e quindi sappiamo benissimo come pulirle e come trattarle. L’unico neo sono le fughe, che con il passare del tempo tendono a sporcarsi e c’è la probabilità che nascano muffe o batteri. Altro fattore negativo è appunto la continuità, cioè avere sempre lo stesso rivestimento per anni e anni in quanto cambiare le mattonele o eliminarle risulterebbe abbastanza costoso.
Le piastrelle in ceramica sono resistenti all’acqua e al calore, facili da pulire e soprattutto disponibili in tantissime varietà e colori che si adattano a tutti i gusti e esigenze. I modelli monocottura sono i più resistenti, mentre i rivestimenti bicottura sono più delicati: lo smalto che rende la mattonella più brillante è cotto in una seconda fase e per questo motivo più delicato.
Quello che appunto io non trovo gradevole alla vista è la soluzione di ricoprire la parete solo in parte. Ormai ricoprire l’intera parete con le mattonelle è ritornato di moda, le piastrelle sono sempre più raffinate e belle. Quindi io sono per ricoprire con le pistrelle l’intera zona dove sono posizionati lavelli e fornelli, soprattutto se non si hanno i pensili sopra il top, o se questi non sono continui e lineari. Meglio salire fino allo stipite delle porte o delle porte finestre per un effetto più armonioso.
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2) Gres Porcellanato
Questo materiale ha tantissime caratteristiche positive; impermeabile, resistente a graffi e urti, detiene una bassa porosità e un ottima resistenza al calore,viene usato principlamente per il pavimento, ma le sue ottime proprietà lo rendono adatto pure per un rivestimento a parete. Essendo ormai sempre più commercializzato è possibile trovarlo in tantissime rifiniture e aspetti, possiamo scegliere tra: marmo, legno, pietra e differenti colori.
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3)Smalti /Vernice lavabile
Soluzione moderna, che mi piace, non aggiunge spessore alla nostra parete e non crea divisioni nette tra la zona paraschizzi e il resto della parete. Facile da pulire, è sufficiente infatti una passata di spugna e un comune sgrassatore per togliere qualsiasi macchia. Se si sceglie una vernice di buona qualità si può stare sicuri che non si rovini e che la nostra parete rimanga impermeabile.
L’inconveniente può essere quello di fare attenzione e non sbatterci addosso con pesi eccessivi, perchè come una qualsiasi pittura si potrebbe staccare. In risposta a questo problema c’è da dire che si può facilmente cambiare con una nuova pittura quando appunto si rovina o si ha voglia di dare una nuova tonalità alla cucina. Pensate a come facile potrà essere dare una nuova veste alla vostra cucina semplicemente cambiando il colore della parete.
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4) Pittura Lavagna
Si può anche scegliere la pittura effetto lavagna, non sembrerebbe ma è un tipo di pittura resistente e lavabile, soprattutto facile da pulire, esteticamente bella da vedere e soprattutto interattiva ! Se volete farvi un idea, potete provare l’effetto con una soluzione fai da te , ricreare la pittura e fare una prova.
5)Resina
Io sono affascinata da queso materiale: pratico, grazie alla sua stesura omogenea e poi l’ assenza di fughe assicurano la miglior pulizia e igiene. È assolutamente impermeabile, duraturo, lavabile e resistente oltre che al calore anche all’olio e ai grassi, per cui si rivela una scelta azzeccata per la parete antischizzo. A seconda del gusto, si possono realizzare anche diverse texture e sfumature.
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6) Materiale del top cucina
Questa soluzione è tra quelle che preferisco, innanzitutto per dare una linea di continuità e poi per non avere accanto materiali diversi e rischiare di avere un pò di confusione. I materiali usati per i top cucina (come corian, quarzo, granito ) sono ovviamente materiali resistenti al calore e agli urti, facili da pulire, quindi perfetti pure come paraschizzi.
Esteticamente otteremo una linea pulita e raffinata. Fate attenzione a non esagerare con l’altezza della zona paraschizzi, perchè il risultato potrebbe appesantire troppo. Altro accorgimento è lo spessore, controllate in che spessore si può ottenere quel materiale. Il costo è maggiore delle mattonelle ma coprendo un’area inferiore otteremo una spesa mediamente uguale.
7) Laminato
Il laminato viene sempre più usato per il top cucina, quindi come detto sopra si può usare pure come rivestimento. Sono disponibili diverse rifiniture tra cui scegliere. Come soluzione rispetto agli altri top, questa è molto più economica.
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8) Lastra di vetro/ plexiglas
Come soluzione per i paraschizzi si può optare per le lastre di vetro temprato, tecnicamente adatti perchè resistenti. Visivamente sarà quasi come non vederli se si opta per la soluzione trasparente, se invece si vuole dare un tocco di colore si può usare il vetro retroverniciato.
Con una buona illuminazione diventano esteticamente un elemento di spicco e di rilievo nella nostra cucina. Un rivestimento di questo tipo sarà un salto di qualità, ma il problema è la pulizia, che richiede un maggior sforzo e difficoltà nel tenerli perfettamenti limpidi nel tempo, perchè potrebbe ingiallire la parete dietro il pannello.
9) Pannello in acciaio Inox
Una soluzione adatta a chi vuole ottenere uno stile industrial o per un arredo moderno, è di forte impatto scenico. La pulizie è un pò impegnativa in quanto acciaio, ma fattibile. Le altre caratteristiche del prodotto sono perfette per la cucina, tant’è vero che questo materiale viene usato nelle cucine dei ristoranti.
10) Specchio
Questa è una soluzione audace, per chi non ha paura di osare. Sicuramente di grande impatto, ma anche poco pratico da pulire e da gestire. Diciamo che è adatto per chi ama stupire e cucinare poco, magari per chi non fa un gran uso della cucina e per questo ha una cucina di piccole dimensioni, allora una lastra di specchio è la soluzione perfetta, rendendo più luminoso e più grande l’ambiente.
Scrivere gli articoli di design mi piace,e soprattutto mi serve per aggiornarmi sui materiali e sui nuovi trend, per questo alla fine di questo articolo sono giunta a una nuova proposta da dare ai miei clienti : una soluzione alternativa!
Dato che le piastrelle sono per i miei clienti la loro prima scelta, mentre io optavo per qualcosa di diverso ho pensato di sfruttare la vastità di proposte e forme che oggi troviamo in commercio per quanto riguarda il mondo della ceramica. Proporrò una mattonella esagonale e di applicarla in modo originale e non omogeneo. In modo che la non continuità dei pensili non sia un problema, anzi un occasione.
Grazie a questa forma esagonale infatti si possono creare disegni più o meno regolari dietro a fuochi e alla zona lavello o nei punti più critici. Vi farò sapere cosa diranno 😉
E voi ? Avete scelto la soluzione che più vi piace ?